08/02/15
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L'osso come organo endocrino: una scoperta -rivoluzionaria-
Da sempre considerato “privo di funzione biologica”, 
lo scheletro è invece in grado di produrre ormoni
Mario Pappagallo

MILANO -Da sempre considerato “privo di funzione biologica”, lo scheletro diventa ora un vero “organo”: una ghiandola endocrina in grado di produrre ormoni che hanno importanti effetti sull’organismo. «L’osso comunica con un meccanismo di feedback e assistiamo a molte correlazioni, una volta impensabili, fra scheletro e altri organi del corpo, dice Andrea Lenzi, endocrinologo dell’università La Sapienza di Roma. Che continua: «Si sapeva che gli osteoblasti, cellule che compongono le ossa, attraverso dei recettori specifici, ricevevano input da parte di alcuni ormoni a produrre l’osso stesso. Adesso invece sappiamo che avviene anche il contrario e gli osteoblasti si comportano come una autentica ghiandola, producendo ormoni e inviando messaggi al pancreas, ai testicoli, all’ovaio e alle cellule adipose, oltre che rimandando segnali allo stesso osso per la sua neoformazione. Lo scheletro non è solo un apparato di sostegno che riceve ordini dal corpo ma contribuisce attivamente al metabolismo energetico di tutto l’organismo producendo esso stesso ormoni chiave».

REGOLA L'INSULINA - «L’osso regola la produzione di insulina. L’osteocalcina in particolare, prodotta dagli osteoblasti presenti nella matrice ossea, aumenta la sensibilità, la secrezione ed il consumo di insulina e, contemporaneamente, l’insulina stimola l’attività degli osteoblasti - spiega Roberto Civitelli, della divisione di patologie ossee e minerali della Washington University di St.Louis (Stati Uniti)-. Si innesca un loop di numerose interazioni positive fra gli osteoblasti e l’osteocalcina con le cellule beta del pancreas, oltre che con la leptina prodotta dal tessuto adiposo. L’osso é coinvolto nella riduzione del peso corporeo e nella massa grassa, così come nella regolazione della produzione di FGF23 (Fibroblast Growth Factor 23) in grado di ridurre il riassorbimento del fosfato nelle cellule dei tubuli prossimali del rene. La produzione anormale del gene FGF23 causa una forma di rachitismo. Gli osteoblasti, dunque, sono autentiche cellule endocrine». Il ruolo dell’osso in termini endocrini è cosi rilevante che la semplice misurazione della circonferenza del polso è in grado di predire l’insulino-resistenza nei bambini, come è stato osservato recentemente. L’osteocalcina e l’insulina hanno in comune più di quanto si possa immaginare, essendo entrambi ormoni coinvolti nella concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue. L’osteocalcina sembra favorire la produzione di insulina. Attenzione, però: maggiore è la quantità di tessuto adiposo (grasso) addominale e minori sono anche la quantità di osteocalcina e la densità minerale ossea. «Quindi ipotizziamo che se l’osso è fragile può alterarsi il metabolismo ed aumentare il rischio diabetico e cardiovascolare», dice Lenzi. Queste scoperte stanno portando allo sviluppo di nuove terapie farmacologiche per stimolare, mediante l’uso di osteocalcina, la secrezione pancreatica e ridurre l’insulino-resistenza.

PREVIENE LA STERILITA' MASCHILE E FEMMINILE - «Si sa che gli ormoni steroidei hanno un profondo effetto sul rimodellamento osseo ma, secondo il meccanismo di feedback appena scoperto, ora si è scoperto anche che lo stesso osso influenza la produzione di steroidi da parte del testicolo e delle ovaie, quindi la fertilità negli uomini e nelle donne - spiega Patricia Ducy, del Dipartimento di patologia e biologia cellulare del Columbia University Medical Center di New York -. Le analisi genetiche confermano che è l’osteocalcina prodotta dagli osteoblasti dell’osso ad agire come ormone. Noi abbiamo dimostrato che l’osteocalcina interviene nell’espressione di alcuni geni necessari per la sintesi del testosterone. E che, inoltre, previene l’apoptosi (l’autodistruzione) delle cellule germinali, cioè la morte degli spermatozoi, e favorisce la fertilità. Lo scheletro è quindi un importante regolatore endocrino nella produzione di steroidi sessuali e della sterilità».  Roberto Civitelli e Patricia Ducy, autori di parte dei lavori scientifici che hanno portato a queste scoperte, ne hanno parlato in un convegno a Roma.

CELLULE STAMINALI - Anche altre cellule che compongono le ossa sono dotate di capacità ormonale. In particolare gli osteoclasti, che sono specializzati nel normale riassorbimento dell’osso, un processo necessario per il mantenimento della sua resistenza. Spiega Simone Cenci, ricercatore sulle malattie dell’invecchiamento al San Raffaele di Milano: «La biologia degli osteoclasti é ancora oggi in parte sconosciuta. Abbiamo osservato che anch’essi possiedono una sorprendente capacità secretoria. Inoltre, liberando calcio, gli osteoclasti regolano anche l’attività delle ghiandole paratiroidi. Il calcio è a tutti gli effetti un ormone attivato dagli osteoclasti che, tra le altre funzioni, serve alle cellule staminali del sangue per localizzarsi nell’osso e creare nuove cellule. E’ lecito ora attendersi importanti novità in questo campo».
Mario Pappagallo

tratto da http://www.corriere.it/salute




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